martedì 3 luglio 2012

Rock Of Ages

Questo è il film, anzi il musical che se ti piace il Rock anni 80...bhè NONPUOIPROPRIOPERDERTELO!!!
Sarei curiosa di vedere il musical a teatro, ma il film comunque merita anche solo per Tom Cruise in versione leggenda del rock o Alec Baldwin piastrato! :)


Ovviamente dopo non si può far altro che riascoltare e cantare le canzoni, cover di grandi successi di quegli anni, magistralmente reinterpretate da tutto il cast!


mercoledì 23 novembre 2011

Cose che capitano...musiche che capitano

..capita che mente guardi uno dei tuoi telefilm preferiti ti imbatti in una canzone, una di quelle che ti entra in testa e che non se ne vuole andare...allora la cerchi e quando finalmente la trovi non puoi far altro che ascoltarla a ripetizione...



...Ti appassiona talmente tanto che il modo migliore che hai per ascoltarla è spararla nelle orecchie a tutto volume, perchè solo così riesci a sentirne ogni singola nota e a farla arrivare fino al punto più profondo della tua anima. Non ti stanca mai, anzi sembra piacerti sempre più e la ascolti sempre, appena puoi...almeno fino a che un'altra canzone non arrivi a sostituirla...

venerdì 27 maggio 2011

Il mio blog è Carbon Neutral

Vi starete chiedendo cosa sarà mai un blog Carbon Neutral, niente di troppo sconvolgente o complicato, è semplicemente un’iniziativa che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni di anidride carbonica.
Una bella idea visto che secondo una serie di studi, un sito web produce una media di circa 0,02 g di CO2 per ogni visita, ciò vuol dire che se si visitano più o meno 15.000 pagine al mese, si producono circa 3,6 kg di CO2 l’anno. 
Questa è un'iniziativa di "Dove conviene" che sfrutta uno studio fatto dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, che ha calcolato che un albero assorbe in media, ogni anno, circa 10kg di CO2. 
Se un blog dunque, produce almeno 3,6kg di CO2 l’anno, un albero ne può eliminare almeno 5 e vive in media 50 anni!
Aderendo a questa iniziativa potrete avere un blog a impatto zero facendo piantare un albero che neutralizzerà le vostre emissioni di CO2 per i prossimi 50 anni! 
Un'iniziativa niente male direi e visto che non costa nulla aderire, siete tutti invitati a partecipare!

lunedì 16 maggio 2011

E tu da "grande" che albero vuoi diventare?


Vi siete mai chiesti come sarebbero le città se al posto dei cimiteri ci fossero delle foreste, o dei frutteti?! È quello che forse si è immaginato il designer Spagnolo Martin Azua quando ha ideato e progettato 
la "Bio-Urna".
Nient'altro che un urna biodegradabile fatta di guscio di cocco, torba compattata e cellulosa, che all’interno contiene il seme di un albero e che una volta riempita delle ceneri è pronta per essere piantata, così che i semi germineranno e cresceranno “trasformando” il povero defunto in un bellissimo albero, la cui specie potrà essere scelta a seconda del proprio gusto ovviamente.
Io personalmente la trovo una bellissima idea, ma forse semplicemente perché non ho un bel rapporto con i cimiteri, che sono sempre troppo grigi per i miei gusti! Ci andrei molto più volentieri se invece di dover portare dei fiori ad una fredda lastra di pietra, avessi la possibilità di starmene sotto gli alberi dei miei parenti a leggere un buon libro. E poi sarei molto più serena pensando di poter dar vita ad un altro organismo vivente e farne parte, continuare ad essere utile a qualcosa e a rendere migliore un paesaggio. Insomma se da viva non riuscissi proprio a far nulla per rendere il mio mondo un posto migliore, potrei riscattarmi almeno da morta diventando una macchia viola che si staglia contro il cielo!


mercoledì 6 aprile 2011

Il diario dei sogni

Sognare è una delle cose che più mi piace fare, che io sia sveglia o no, non fa molta differenza, sogno moltissimo, ma quasi tutti i sogni che faccio mentre dormo, alla fine li dimentico e allora perchè non scriverli?!

Sono mesi che qualcuno mi dice..."Scriviliiiiii!!!" Ok ok, li scrivo!!! :)

Ma avendo bisogno di un supporto adatto, ho creato un mini book riciclando un po' di fogli sparsi nelle mie cartelline e una scatola di una confezione doppia di dentifricio.
Ho trovato il tutorial su internet e mi sono messa all'opera, ma con i tempi da lumaca che mi contraddistinguono sono riuscita a finirlo solo pochi giorni fa, approfittando del fatto di essere a casa e di avere un ago abbastanza grande per rilegare i fogli! Ovviamente mi sono dovuta sentire le simpatiche critiche di mia nonna mentre tentavo di districare i nodi al filo che avevo tagliato troppo lungo... “femmena sfatiat' mett' u fil' luong' all'ag'!!” ...ah la saggezza popolare!! 
Tutto dovuto al fatto che non ricordavo minimamente come nel video avvenisse la rilegatura e quindi ho improvvisato, ma tutto sommato il risultato finale sembra abbastanza accettabile, credo. 
Quindi ora che la colla si è asciugata sono pronta a scrivere...devo solo aspettare il prossimo sogno!


lunedì 28 marzo 2011

Quelli che se ne vanno

Le persone sono come gomitoli di lana composti da tanti fili, che si legano ad altri fili di altre persone con dei piccoli nodi.
“Capitan Findus ci ha insegnato che esistono due tipi di nodi...quelli fatti bene e quelli fatti male”...”ma va?!” potrebbe replicare qualcuno. :)
Bhè aldilà del fatto che sia o meno una banalità, è comunque la realtà dei fatti, alcuni nodi resistono più a lungo di altri.
Quando crei un legame con un'altra persona il nodo lo fai a quattro mani, se si scioglie il più delle volte è perché l'avete fatto male o non avete stretto troppo. Alle volte invece, semplicemente uno dei due decide di sciogliere quel nodo e andare via.
Sono tante le persone che nel corso del tempo ho perso per strada e chissà quante altre volte succederà. Ci sono stati quelli che semplicemente si sono allontanati per un po', senza sciogliere il nodo, hanno vissuto le loro vite, ma quando ho provato a tirare un pochino il filo sono stati pronti a riavvicinarsi, come se non fosse passato nemmeno un secondo da quando eravamo vicini l'ultima volta. Altri nodi invece li abbiamo stretti talmente bene (roba da rendere orgoglioso non solo Capitan Findus, ma tutta la marina mondiale) che nemmeno a distanze chilometriche si riescono a rompere, ci possono passare in mezzo, treni, uragani, tsunami e terremoti, ma niente sono sempre lì, perché semplicemente ci vogliono stare. E poi ci sono stati quelli che si sono sciolti, quelli che ho sciolto io, quelli che non hanno resistito alle battaglie più dure, quelli che hanno lasciato un filo appeso al gomitolo e quelli che sono stati tagliati con le forbici.
Mi sono sempre chiesta come mai, come si riesce a decidere che quella persona non deve più far parte della tua vita? Come si fa ad allontanarsi da qualcuno che nel bene o nel male ti ha donato qualcosa?
Non so spiegare come mai succeda, l'unica risposta che so dare alle mie domande è che forse è così che deve andare. Quelli che se ne vanno, avranno tutti i loro buoni motivi e forse l'unica cosa che ci resta da fare è lasciarli andare, rispettare le loro scelte e lasciare il filo appeso, lì, per loro che se un giorno volessero tornare indietro, troverebbero lo stesso filo, forse solo un po' consumato, ad aspettarli.